Quando il controllo ortodontico diventa indispensabile?

13 Luglio 2020

Si torna dall'ortodontista... in sicurezza!

Quando il controllo ortodontico diventa indispensabile?

La necessità di un intervento ortodontico varia a seconda dell’età del bambino e del suo sviluppo. La dentatura è, infatti, in costante evoluzione e per questo la valutazione deve essere ripetuta ad intervalli periodici. Esistono però delle situazioni specifiche in cui è fortemente consigliabile un controllo ortodontico. Ecco le più importanti:
• precoce o tardiva perdita dei denti
• difficoltà nel masticare o nel chiudere la bocca
• problemi respiratori
• succhiamento del dito o altre abitudini orali viziate
• affollamento dentale (denti malposizionati)
• mascellari che deviano nella chiusura
• denti sporgenti
• difficoltà nel parlare
• trauma masticatorio delle guance o del palato
• disarmonia facciale
• serramento o digrignamento dentale
• rumori nell’articolazione della mandibola
“Noi ortodontisti ci occupiamo della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malocclusioni – afferma il dott. Giuliano Maino, Presidente Nazionale della Società Italiana di Ortodonzia (SIDO) -. Si tratta di anomalie della posizione e dello sviluppo dei denti e dei mascellari. La diagnosi e il trattamento precoce di questi disturbi è fondamentale e bisogna riconoscerli già in dentatura decidua, quando cioè il giovane paziente ha ancora i denti da latte”. “La malocclusione del bambino spesso è presente in dentatura decidua e solo chi ha la preparazione adeguata riesce a cogliere i tratti salienti e prevedere la sua evoluzione. La crescita cranio-facciale nella maggior parte dei casi non riesce da sola a modificare in modo risolutivo le malocclusioni, – conclude Maino -. Anzi le aggrava determinando successivi problemi di più difficile gestione. Molto spesso per avere una diagnosi affidabile è utile aspettare i 5 anni, l’età in cui la dentatura decidua è completata, si avvicina il momento della prima permuta dei denti decidui e soprattutto, agli occhi di un ortodontista. è già identificabile la tipologia facciale. I cambiamenti dello sviluppo dell’occlusione che intercorrono dalla nascita

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