Chi cura i tuoi denti storti? Il primo medico a farlo è l’ortodontista

7 Giugno 2017
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Non tutti lo sanno, anzi molti pensano che quando si parla di problemi ai denti, che si tratti di una carie o di corretto allineamento, esista solo la figura del dentista (odontoiatra) come medico a cui rivolgersi. Invece non è così! Ogni figura medica, anche nel caso della cura di denti, ha una precisa specializzazione ed è giusto che i pazienti vengano informati di quali sia il team di esperti su questo tema e farsi aiutare da loro per un corretto orientamento e una corretta terapia.
Il primo di questi è l’ortodontista.

Ma cosa fa? Come si distingue dai dentisti e dagli odontoiatri? In quali casi abbiamo bisogno del suo intervento? Per fare chiarezza sull’argomento, abbiamo chiesto alla prof.ssa Paola Cozza di intervenire.

Abbiamo incontrato la professoressa al Policlinico Tor Vergata di Roma. Ordinario di Malattie Odontostomatologiche, è laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Odontostomatologia ed è inoltre specializzata in Ortognatodonzia.
La sua attività clinica, didattica e di ricerca è da sempre rivolta all’Ortognatodonzia e particolarmente alla cura del paziente in crescita.
Ecco come ha risposto alle domande della nostra intervista.

Ortodonzia: cos’è? Iniziamo dalle origini della disciplina…

“La parola “ortodontista” deriva da “orto” che significa “dritto”, quindi significa proprio “denti dritti”. In realtà questo significato sarebbe troppo semplice, infatti avere i denti solo dritti non è sinonimo di corretta occlusione.
L’ortodontista è anche “ortogratodontista”: dove “gnato” indica le “ossa”, e sta a significare, quindi, la funzione corretta per la quale l’arcata dentale superiore si incastra con l’arcata dentale inferiore, grazie al fatto che la bocca chiude come un coperchio sulla scatola.

Quindi l’ortodontista non cerca solo di riallineare i denti?

Esattamente. L’ortodontista si assicura che siano dritti i denti e le basi ossee (mascella e mandibola): in questo modo, avendo i denti e le ossa dritte, coerenti tra loro, l’occlusione sarà funzionalmente corretta. Per dirla in altre parole, lo specialista in ortodogratodonzia deve avere delle conoscenze approfondite della fisiologia e della fisiopatologia della crescita della faccia, e deve conoscere cosa sono le malocclusioni e sapere come risolverle.

Come si fa a distinguere un ortodontista da un odontoiatra o a sapere quando bisogna rivolgersi all’uno o all’altro?

Dopo gli anni di laurea in odontoiatria, l’odontoiatra ha la possibilità di eseguire una specializzazione. Così come il medico si può specializzare in ginecologia, in otorinolaringoiatria, in dermatologia, l’odontoiatra ha disposizione oggi tre tipi di specializzazione: la chirurgia orale, l’ortognatodonzia e, da quest’anno, l’odontoiatria pediatrica.
Sappiamo di aver bisogno dell’ortodontista, invece dell’odontoiatra, quando vogliamo sapere se l’occlusione è corretta e quando vogliamo controllare come la nostra bocca o la bocca del nostro bambino sta funzionando. È in sede di visita specialistica che il paziente potrà richiedere una diagnosi e un piano di cura adeguato.

Perché, quindi, a un certo punto della crescita, si possono manifestare malocclusioni?

In condizioni fisiologiche ideali, l’incastro occlusale troverà una sua forma ideale dettata da incastri e guide prestabiliti che permettono al paziente di aprire e chiudere la bocca non solo in verticalità ma anche in lateralità. Quando questo percorso coerente e fisiologico viene sconvolto o modificato da una qualsiasi abitudine orale, come per esempio un prolungato uso del ciuccio, una suzione del dito, abitudini respiratorie o alterazioni di eruzione /posizione dei denti, il programma che è insito nella nostra crescita va verso un altro tipo di sviluppo… Sarà possibile correggere tutto questo, soprattutto intervenendo tempestivamente.

Qual è il paziente ideale per un ortodontista?

Un paziente che collabora nel vero senso della parola e che, soprattutto, si fida e si affida allo specialista.

Perché?

Perché ormai ci sono troppe informazioni, soprattutto su Internet, troppe scelte diverse che vengono proposte al paziente, accompagnate da troppa poca conoscenza in materia rispetto a un settore così specialistico. Per lo stesso motivo, per esempio, quando si vuole fare un impianto, si va dall’implantologo, che interviene chirurgicamente nella bocca del paziente, è indispensabile oggi che tutti sappiano che per mettere un apparecchio ortodontico si deve andare dall’ortodontista.

Un consiglio che vogliamo lasciare ai lettori di Sorridi Bene…

Fate una visita di controllo dall’odontoiatra almeno una volta l’anno e, quando avete bisogno di un apparecchio ortodontico chiedete una visita con un ortodontista specialista.


Sapevi che, oltre all’ortodontista, anche il pediatra ci può aiutare nella cura dei denti storti?
Leggi la seconda delle nostre interviste dedicate agli specialisti che collaborano con l’ortodontista!

 

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